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APPALTO NON GENUINO - AVV. ARTURO STRULLATO

  • 10/01/2020

Con la sentenza n.550 del 16 luglio 2019 (a questo link) il Tribunale di Padova ha chiarito come, nei settori c.d. labour intensive, si debbano ritenere non genuini gli appalti nell'ambito dei quali il committente esercita un potere direttivo e di controllo del lavoro mediante sistemi tecnologicamente avanzati.

Il caso riguardava i dipendenti di una cooperativa, addetti alla movimentazione merci, in un appalto di servizi, cui l'azienda committente aveva fornito un terminale mobile, nel quale inviava tutte le istruzioni operative, ed un sistema di cuffie e microfono, tramite cui i lavoratori dovevano dare conto di ogni singola operazione effettuata.

Il Tribunale di Padova ha dichiarato non genuino l'appalto ed ha accertato la sussistenza di un rapporto di lavoro in capo alla società committente per i dipendenti della cooperativa.

In particolare, ai fini dell'accoglimento della domanda proposta dai  lavoratori della cooperativa, il Tribunale ha dato rilievo alle seguenti circostanze di fatto:

- le operazioni svolte nell'appalto erano gestite sulla base di processi informatici predefiiti dal committente e la coopetativa appaltatrice non esercitava alcuna discrezionalità;

- la committente era nella condizione di trattare i dati dei lavoratori dell'appalto, tramite strumenti di controllo a distanza, costituendo tale circostanza ua ulteriore prova di esercizio del potere datoriale.

Il Tribunale di Padova ha quindi escluso il potere direttivo ed organizzativo nei confronti dei lavoratori utilizzati nell'appalto in capo alla cooperativa appaltatrice, dichiarando il carattere fraudolento dell'appalto stesso.