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Licenziato chi diffama l'azienda su Facebook - Avv. Arturo Strullato

  • 31/08/2018

I social network offrono molte opportunità, consentono di coltivare relazioni ed amicizie annullando grandi distanze, tuttavia, se non utilizzati correttamente, rischiano di creare parecchi problemi.

Molti lavoratori, sfuggendo al più semplice buon senso, divulgano sulla propria pagina Facebook contenuti inadeguati ed inopportuni, talvolta offensivi, nei confronti del proprio datore di lavoro, rispetto ai quali il licenziamento appare una legittima soluzione.

Diffondere un messaggio denigratorio nei confronti del datore di lavoro o dei colleghi, infatti, integra l'ipotesi delittuosa della diffamazione, in considerazione del fatto che la pubblicazione può raggiungere un numero indeterminato di persone; tale condotta pertanto può essere valutata una "giusta causa" di recesso e consentire il licenziamento da parte del datore di lavoro.

Cosi si è pronunciata la Corte di Cassazione con la sentenza n.10280 del 27 aprile 2018.

Occorre quindi prudenza e buon senso, evitando di "sfogarsi" sulla "piazza virtuale" divulgando opinioni che potrebbero compromettere il rapporto di lavoro, anche se tale comportamento è stato tenuto al di fuori dei locali aziendali e non in orario di lavoro.